martedì 14 maggio 2013


 

 Abbiamo aderito a
    La banca del Tempo


Lo scorso anno abbiamo fatta una breve esperienza nei centri geriatrici, proponendo delle letture alle persone interessate all’ascolto. Da quegli incontri abbiamo rafforzato alcune convinzioni che ci avevano spinto in quella direzione: poche pagine di un libro possono indurre un sorriso, un ricordo, un tepore che non sempre le immagini “a pioggia”, sanno evocare. Da qui la nostra scelta di iscriverci mettendo nella colonna dare questa nostra passione, per l’avere ci stiamo pensando.
                                        Cosa sono le banche del Tempo
Associazioni di persone che mettono gratuitamente a disposizione le proprie competenze in un'ottica di scambio e cooperazione. Per ogni ora prestata si matura un 'credito' presso la Banca, che potrà essere riscosso avvalendosi di prestazioni, di differente natura, da parte di un altro socio. Un'occasione per riscoprire il valore del proprio tempo e per risparmiare, facendo fronte a esigenze sia pratiche che di arricchimento culturale.In una Banca del Tempo non si depositano e prelevano soldi, ma tempo da scambiare. Si mettono a disposizione le proprie competenze e si ricevono servizi sia materiali che immateriali. Un pensionato che offre la sua esperienza artigiana, ad esempio, può ricevere in cambio l'assistenza di un giovane informatico; una casalinga pronta a svelare i segreti delle proprie ricette può ottenere in cambio traduzioni da una lingua straniera o quant'altro possa esserle utile. Il tutto rigorosamente gratis. Le attività che vengono scambiate gratuitamente sono dei più diversi tipi. Si va dai servizi per la persona o per la casa, come lavori di piccola manutenzione, baby sitting, dog sitting, fare la spesa, ecc., allo scambio di saperi: ripetizioni per i figli, assistenza su questioni burocratiche e fiscali e tante occasioni di arricchimento interculturale.
                                                      Come operano
In una Banca del Tempo non si scambiano merci né si valuta il valore di mercato di una prestazione, bensì il tempo impiegato: ogni ora prestata conta sempre e soltanto un'ora, qualunque sia la tipologia di servizio offerto. Non esiste una gerarchia delle competenze e tutti i saperi hanno lo stesso valore: la durata dello scambio. Un po' come in una banca tradizionale, gli iscritti a una Banca del Tempo hanno a disposizione un libretto di assegni con cui 'pagano' i servizi ricevuti, e un proprio conto corrente nel quale depositano gli assegni 'incassati' per le proprie prestazioni. La valuta dell'assegno è l'ora di 60 minuti, e ogni assegno ha un importo pari alle ore concordate per ciascuna attività
Se hai una necessità, la Banca contatta chi può soddisfarla, scalando poi dal tuo credito le relative ore. Puoi anche andare “in rosso”, ma esiste l'obbligo di saldare e di rispettare il vincolo del pareggio di bilancio. 
                                                     Chi vi partecipa
Se agli albori erano quasi esclusivamente donne a partecipare agli scambi paritari di tempo, secondo i dati raccolti nel libro “Banca del Tempo”, edito da Altreconomia, oggi quasi il 20% degli iscritti sono uomini. Come età, vi è una netta prevalenza di pensionati over 60 con esperienza e tempo libero a disposizione, ma una persona su cinque ha meno di 40 anni: la difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro o a conciliarlo con le proprie esigenze porta a riscoprire il valore del mutuo aiuto.
Attraverso la Banca del Tempo, chiunque può valorizzare le competenze che possiede e che spesso rimangono inespresse. Scambio dopo scambio, si costruiscono reti di relazioni favorendo il recupero di un senso di comunità e di una coesione sociale sempre più fragili nei tempi odierni. E si risparmia denaro, riuscendo anche a reperire saperi e competenze che, talvolta, sono 'fuori mercato'


Per informazioni visita il blog

bancadeltempoterni.blogspot.com

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