sabato 29 dicembre 2012

Adorazione dei Magi



Aspettando l'Epifania
... regaliamoci ... colori



Leonardo


Masaccio


Giotto

Ghirlandaio

Botticelli

Rembrant


                                                     Mantegna


                                                Perugino


                     

Poetry slam

Si è svolto ieri 28.12.2012 presso Biblioteca Comunale di San Gemini, il "2° POETRY SLAM”.
Come preannunciato dagli organizzatori:la Biblioteca Comunale e il Gruppo lettura di San Gemini , la serata ha superato le aspettative. E' stata difatti non solo, una serata e una   gara” ad alta energia” ma anche ottima vitamina per la mente.
Dieci i poeti che hanno partecipato e tra i due finalisti, Agnese Pecorelli (già vincitrice della prima edizione) e Devid Lo Storto, è stato quest'ultimo a portare a casa la vittoria.
Alcune foto dei  poeti partecipanti.

martedì 25 dicembre 2012

Natale


 
E’ Natale!
Sarà raccolti a testa in giù
come pipistrelli
protesi verso un mondo alla rovescia
che in un fiocco  di neve, in un canto di giubilo
rivivremo l’illusione di una umana generosità
Con negli occhi bagliori di tenerezza e speranza
contempleremo il neonato Re dei giudei
con la spada dell’egoismo nel cuore
sorridendo lo uccideremo
E’ Natale
Nel circo annuale dell’ipocrisia
le stesse bestie
ammaestrate in nuovi esercizi
attendono
appollaiate sui loro sgabelli
lo schiocco di frusta del domatore.
                                                                     Ermanno Crescenzi

Quinto classificato Concorso Nazionale
Poesia al bar  2011- 2012    Ravenna



Auguri di Buone Feste

Foto del 21.12.12


martedì 11 dicembre 2012

Gustave Flaubert




                       Rouen, 12 dicembre 1821Croisset, 8 maggio 1880




"Se c'è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell'infinito e del vago che chiamano anima, questa è l'arte"

Icone

           Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
         adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948
 


“Quando sto per perdere la speranza, rammento che in tutta la storia le vie della verità e dell’amore hanno sempre trionfato. Ci sono stati tiranni e assassini, e per un certo periodo di tempo costoro possono essere sembrati invincibili, ma alla fine crollano sempre. Pensateci... sempre.”
                                        Mahatma Gandhi


“Una volta che il cambiamento sociale ha inizio, è impossibile invertirne il corso. Non si può rendere di nuovo ignorante una persona che ha imparato a leggere. Non si può umiliare una persona che si sente fiera. Non si possono opprimere i popoli che non hanno più paura. Abbiamo visto il futuro e il futuro ci appartiene.”

                                 César Chávez

“Ho coltivato l’ideale di una società democratica e libera nella quale tutti possano vivere uniti in armonia e con pari opportunità. È un ideale per il quale spero di poter vivere e che spero di attuare. Ma se necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire.”

                                          Nelson Mandela


“L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque.”

                                          Martin Luther King


“Non mi interessa raccogliere briciole di compassione buttate dal tavolo da qualcuno che si considera il mio maestro. Voglio il menu completo dei diritti.”

                                   Desmond Tutu



“Penso di aver reso piuttosto chiaro che non mi piace molto la parola ‘speranza’. Non credo nelle persone che si limitano a sperare. Noi lavoriamo per ciò che vogliamo.”

                                           Daw Aung San Suu Ky



“Se quelli al potere, dovunque ci troviamo, a seconda di quale paese, ma anche a qualsiasi livello della società in cui siamo leader, cominciassero a lavorare insieme, si eliminerebbe la miseria e ci si assicurerebbe che la povertà diventi acqua passata nel giro di vent’anni. È un dovere morale di ognuno di noi come essere umano.”

                                           José Ramos-Horta

 

giovedì 6 dicembre 2012

Apollo e Dafne


....Ancora prega, che un torpore profondo pervade le sue membra,
il petto morbido si fascia di fibre sottili,
i capelli si allungano in fronde, le braccia in rami;
i piedi, così veloci un tempo, s’inchiodano in pigre radici,
il volto svanisce in una chioma: solo il suo splendore conserva.
Anche così Febo l’ama e, poggiata la mano sul tronco,
sente ancora trepidare il petto sotto quella nuova corteccia
e, stringendo fra le braccia i suoi rami come un corpo,
ne bacia il legno, ma quello ai suoi baci ancora si sottrae.
                                                   Ovidio