venerdì 21 febbraio 2014

Wystan Hugh Auden



Wystan Hugh Auden (1907-1973) fu sicuramente una delle figure principali degli anni Trenta e uno dei più importanti poeti inglesi del Novecento. Intelligente, colto e dotato di un'ironia sottile, egli possedeva un'eccezionale abilità tecnica che gli permetteva di scrivere in forme e stili diversi. Determinanti sulla sua opera furono le influenze di Freud, che gli ispirò un'analisi psicanalitica dei mali sociali contemporanei, e di Marx, che si riflesse nell'impegno politico, nelle simpatie per i movimenti della sinistra (con gli amici S. Spender e C.D. Lewis formò in quegli anni una sorta di triumvirato della sinistra inglese) e nella convinzione che l'arte dovesse essere messa al servizio delle idee politiche. Sostenitore accanito dell'inalienabilità della libertà dell'uomo, era convinto che il compito del poeta fosse quello di parlare a favore dei più deboli e degli oppressi e contro il pericolo delle dittature fasciste e naziste, proprio allora trionfanti. Pubblicate nella sua prima fase di attività poetica, il cosiddetto "periodo inglese", furono la raccolta Poems (Poesie, 1930), The dance of death (La danza della morte, 1933) e Look, stranger! (Ehi, quell'uomo!, 1936), che offrivano una sorta di analisi clinica della scena contemporanea, osservata appunto con ottica marxista e freudiana. La sua denuncia al conformismo, ai pregiudizi, alla superficialità della vita borghese era espressa in una poesia che alternava i ritmi più elevati e quelli della lingua colloquiale. Con l'amico C. Isherwood scrisse anche i drammi teatrali The dog beneath the skin (Il cane sotto la pelle, 1935) e On the frontier (Alla frontiera, 1938). Nel 1937 si recò in Spagna e partecipò alla guerra civile a fianco dei repubblicani. Nel 1938 sposò Erika, figlia dello scrittore tedesco Thomas Mann, e nel 1939 si trasferì negli Stati Uniti. Questa partenza fu criticata perché molti la considerarono un tradimento; ma Auden spiegò che la vera condizione del poeta nella società contemporanea era quella di rimanere solo e anonimo nel mezzo della folla: "Ogni poeta rimane solo". Questa data segnò anche un cambiamento nella sua opera: da allora la sua poesia si fece sempre più meditativa e filosofica (New year letter, Lettera per l'anno nuovo, 1941; For the time being, Per il momento, 1945 e The age of anxiety, L'età dell'ansia, 1947). L'influenza di Marx venne sostituita da quella di Kierkegaard e suoi problemi principali diventarono quelli religiosi, il problema del peccato e la salvezza; la fede religiosa e l'amore, un amore cristiano, sembravano l'unica soluzione ai mali del mondo, un mondo, secondo Auden, afflitto da una profonda nevrosi, che si manifestava con un senso di frustrazione, paura e ansia, paralizzando la fonte stessa della vita e della creatività. Il "Nemico" di cui spesso Auden parla è questa nevrosi a cui egli oppone l'idea del "Guaritore", ovvero l'amore, l'unica forza in grado di permettere all'uomo una fuga dalla solitudine e una maggiore partecipazione alla realtà. Auden fu un poeta decisamente antiromantico e antisentimentale e le sue composizioni migliori sono quelle in cui i temi più seri vengono trattati con ironia e distacco, evidenziando una grande capacità di  analisi.                                                                                                                                                               Liberamente tratto da Sapere

Alla fine il segreto viene fuori

Alla fine il segreto viene fuori,
come deve succedere ogni volta,
è matura la deliziosa storia
da raccontare all'amico del cuore;
davanti al tè fumante e nella piazza
la lingua ottiene quello che voleva;
le acque chete corrono profonde,
mio caro, non cè fumo senza fuoco.
Dietro il morto in fondo al serbatoio,
dietro il fantasma sul prato del golf,
dietro la dama che ama il ballo e dietro
il signore che beve come un matto,
sotto l'aspetto affaticato,
l'attacco di emicrania e il sospiro
c'è sempre un'altra storia,
c'è più di quello che si mostra all'occhio.
Per la voce argentina che d'un tratto
canta lassù dal muro del convento,
per l'odore che viene dai sambuchi,
per le stampe di caccia nell'ingresso,
per le gare di croquet in estate,
la tosse, il bacio, la stretta di mano,
c'è sempre un segreto malizioso,
un motivo privato tutto questo.

da "La verità, vi prego, sull'amore"



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