giovedì 20 febbraio 2014

Una pagina dedicata ai giovani poeti


Al terzo Poetry Slam  svoltosi a Sangemini in gennaio, è nata la nostra idea di creare in questo blog una pagina dedicata ai giovani poeti che aggiorneremo con cadenza bimestrale. Durante quella intensa kermesse, abbiamo ascoltato i versi di alcuni tra i giovani  che vi presenteremo.
Ad aprire la pagina è Alessandro Labianca.
A sottolineare la speranza che affidiamo  loro,  questa poesia di Roberto Roversi  con i nostri migliori auguri affinchè  il loro sentire unito a colorate penne sappia trovare parole nuove, per “cose” consumate e troppo poco realizzate.


Cento anni sono un giorno,
un giorno solo.
E in un giorno si possono incontrare tutti gli occhi
tutte le mani tutte le fatiche 
che per cento anni hanno scavato il mondo. 

Il mondo non è stato buono
con le mani con le fatiche che l’hanno scavato
e con gli occhi che l’hanno guardato. 

Gli occhi hanno visto il sangue
scendere sopra la fatica delle mani.

Cento anni fa c’era una speranza
forte dentro alla fame e al dolore. 
Cento anni fa cominciava un cammino 
che non è ancora finito.

Non è ancora finito. 
Il cammino è incominciato
quando una voce ha risposto a una voce
una mano ha stretto una mano
un passo ha seguito l’orma di un passo
e voce mano passo camminavano avanti. 

Quando una voce ha gridato “fratello” 
ed è arrivato un fratello
quando ha chiamato “compagno” “compagna” 
e una piazza si è riempita di gente.

La lotta è speranza del futuro.
Poi il futuro è arrivato
ancora le voci si chiamano 
si ascoltano i passi,
le mani si stringono insieme.

Nessuno dei vecchi
è ancora un’ombra dispersa nel sole
e sulla strada sempre segnata di orme 
arrivano i giovani e portano nuove bandiere
i giovani arrivano e portano le nuove parole.
  

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