Vorrei
Vorrei
la sabbia del Sahara
nel fragile vetro
della mia clessidra
per il tempo dell’eternità.
"A Gualtieri Sicaminò (piccolo paese nella zona tirrenica della
provincia di Messina) è vissuto un nobile poeta innamorato: il duca Giuseppe Avarna.
Il duca ha sempre condotto una vita originale, eccentrica e dedicata alla
poesia, ma la vera svolta della sua esistenza è avvenuta nel 1980. Quell’anno,
infatti, ha conosciuto una hostess americana (Tava
Daetz) circa quarant’anni più giovane di lui.
L’amore è stato immediato da entrambe le parti. L’hostess si è trasferita in
Sicilia e il duca Avarna ha divorziato dalla sua prima moglie (Magda
Persichetti) abbandonando, così, i tre figli avuti durante il matrimonio e
perdendo tutti i suoi beni. Ai due innamorati non è stato concesso di risiedere
nel grande maniero posseduto dalla famiglia Avarna (affidato alla prima moglie
e ai tre figli) ma gli è stato permesso l’alloggio in una piccola chiesa
sconsacrata vicina al castello. I due vivevano con poche risorse: una piccola
pensione per lui e qualche guadagno sporadico per lei. Le giornate però
trascorrevano felicemente: Tava a suonare la chitarra e il duca a comporre
poesie. Un idillio che puntualmente si concludeva con una lunga notte d’amore
al termine della quale il duca usciva nel cortile che separa la cappella della
chiesa dal castello e cominciava a suonare le campane. Un modo per gridare alle
stelle la sua gioia, ma anche per fare ingelosire l’ex moglie che continuava a
risiedere nel maniero degli Avarna.
Gli anni successivi sono trascorsi tra battaglie legali e servizi giornalistici su questa inusuale storia d’amore. Fino al 21 febbraio del 1999: mentre Tava era fuori dalla Sicilia, all’interno dell’abitazione, una stufa ha causato un incendio che ha provocato la morte del duca Avarna, intento a mettere in salvo le tante poesie che, nel corso degli anni, aveva scritto per la sua compagna."
Gli anni successivi sono trascorsi tra battaglie legali e servizi giornalistici su questa inusuale storia d’amore. Fino al 21 febbraio del 1999: mentre Tava era fuori dalla Sicilia, all’interno dell’abitazione, una stufa ha causato un incendio che ha provocato la morte del duca Avarna, intento a mettere in salvo le tante poesie che, nel corso degli anni, aveva scritto per la sua compagna."
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