È stupore in germoglio che cresce,
l’amore per te:
ogni volta
che prossimi siamo è compiuto stupore.
Nell’incontro con te s’immergevano immemori in molti,
ma non altro, ecco, l’esito fu che un immenso stupore.
Nulla resta,
né noi, né lo starcene accanto fra noi,
ogni volta
che giunge fantasticheria di stupore.
C’è mai forse
un amante, in cerca di te sulla via,
cui non sia
il volto adorno da un neo di stupore?
Io, dovunque
tendessi l’orecchio, sentivo soltanto
domande che
eran dettate da incerto stupore.
Non è in
tutto l’esser suo che stupore, il poeta:
un germoglio
d’attonito affetto, si, un lussureggiante stupore.
Nessun commento:
Posta un commento