lunedì 10 marzo 2014

Manolis Anagnostakis






Ogni mattina
Cancelliamo i sogni
Con cautela costruiamo i discorsi
Le nostre vesti sono un nido di ferro.
Ogni mattina
Salutiamo gli amici di ieri
Le notti si dilatano come fisarmoniche
– Suoni, rimpianti, baci perduti
La mia infanzia è piena di canneti.
Ho speso molto vento per diventare adulto.
Ma solo così ho imparato
a distinguere i fruscii più impercettibili,
a parlare con precisione nei misteri.




*** 



Poeta greco (Salonicco 1925-2005). Pubblicò le prime poesie nel 1941. Condannato a morte da un tribunale militare per la sua appartenenza al Partito comunista (1949), rimase in carcere fino al 1951. Fra il 1959 e il 1961 fu tra gli animatori del periodico Kritikí (Critica). Intraprese battaglie avanguardistiche che ebbero vaste conseguenze nella problematica teorica della sinistra greca. Lo spirito politico e l'impegno sociale furono anche la fonte d'ispirazione delle sue poesie. Le sue opere più significative sono: Poesie (1941-71, 1972),Antidogmatico (1978), Emarginazione (1979), Post Scriptum (1983), Aggiunte (1985). Anagnostakis si segnalò inoltre come autore dei testi di alcuni dischi di M. Theodorakis (Arkadia 6 & 8, 1974; Arkadies 1, 7 & 8, 1997).


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