martedì 18 novembre 2014

Attilio Bertolucci

Attilio Bertolucci è nato  nel 1911 a San Prospero, vicino Parma. Cominciò a scrivere poesie sin da giovanissimo. Nel '28 collaborò alla Gazzetta di Parma, di cui Cesare Zavattini, amico di sempre, era diventato redattore capo. L'anno successivo, Bertolucci pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Sirio.

Nel '31 s'iscrisse alla Facoltà di Legge a Parma.Nel '33 conobbe la compagna di tutta una vita, Ninetta Giovanardi, e nel '32  pubblicò l'intenso e bellissimo Fuochi in novembre, che gli meritò gli elogi di Montale e di Sereni (la corrispondenza con Sereni è raccolta in Una lunga amicizia, del '94). Abbandonati gli studi giuridici, frequentò le lezioni di critica dell'arte tenute da Roberto Longhi all'università di Bologna. Nel '38, le nozze con Ninetta. Un anno dopo fondò con Ugo Guanda "La Fenice", prima collana di poesia straniera in Italia. Il 17 marzo del '41 nacque il figlio Bernardo, che diventerà il grande regista che sappiamo. Il 9 settembre del '43 si trasferì con Ninetta e il piccolo Bernardo a Casarola, nell'antica casa dei Bertolucci.

Nel '47 nacque il secondo figlio, Giuseppe, anch'egli futuro regista. Si trasferì nel '51 a Roma, proprio presso l'abitazione di Longhi. Il '51 è un anno felicissimo per Bertolucci: esce La capanna indiana da Sansoni e vince il Premio Viareggio. Fra i primi lettori del libro c'è Pier Paolo Pasolini, che diventa uno sei suoi amici più cari. Nel '58 uscì da Garzanti, a sua cura, un'antologia di Poesia straniera del Novecento, stracolma di sue traduzioni. Nel '71 venne pubblicato quello che resta, probabilmente, il migliore tra i libri del poeta parmigiano, Viaggio d'inverno. Nel '75, dopo la morte di Pasolini, Bertolucci fu chiamato a dirigere - con Siciliano e Moravia - la prestigiosa rivista Nuovi Argomenti.

Per molti anni il poeta fu impegnato nella scrittura e nella rifinitura della Camera da letto, che uscirà in due libri, nell' 84 e nell'88, vincendo il Viareggio. Nel '90 appaiono Le poesie, tutte le sue raccolte di liriche già edite, che ottengono il premio Librex-Guggenheim. Nel '93 esce una nuova raccolta di liriche, Verso le sorgenti del Cinghio, e nel '97 pubblica La lucertola di Casarola, che contiene poesie giovanili e componimenti più recenti. Nello stesso anno esce il Meridiano Mondadori delle sue Opere, a cura di Paolo Lagazzi e Gabriella Palli Baroni. Il grande poeta si è spento il 14 giugno 2000.


VENTO

Come un lupo è il vento
che cala dai monti al piano,
conca nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.

Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti,
sconvolge l’acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.

Poi, stanco s’addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l’amore.



SOLITUDINE

Io sono solo
il fiume è grande e canta
chi c’è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.
Tutte le ore sono uguali
per chi cammina
senza perché
presso l’acqua che canta.
Non una barca
solca i flutti grigi
che come giganti placati
passano davanti ai miei occhi
cantando.
Nessuno.



LA ROSA BIANCA 

Coglierò per te
l'ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l'hanno visitata
sino a ieri,
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
E' un ritratto di te a trent'anni,
un po' smemorata, come tu sarai allora.



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