venerdì 9 maggio 2014

Gary Snyder



Nasce nel 1930 a San Francisco e cresce sulla costa pacifica. 
Passa l’infanzia in una fattoria e l’adolescenza vivendo da solo e di espedienti per le strade di Portland, Oregon. Frequenta il Reed College, dove divide l’alloggio con Lew Welch e Philip Whalen, e si laurea in antropologia.
Prosegue le sue ricerche per il dottorato in antropologia all’Università dell’Indiana, ma si trasferisce poi all’Università di California a Berkley per studiare cinese classico e intraprendere la pratica del Buddhismo Zen. Per diverse estati lavora col Servizio Forestale degli Stati Uniti finché non ne viene allontanato per affiliazione a gruppi di sinistra. Stringe amicizia con Kenneth Rexroth, Michael McCLure, Allen Ginsberg e Philp Whalen. 
Nel romanzo I barboni del Dharma, Kerouac celebra la propria amicizia con Snyder; e per un breve periodo i due vivono insieme nella Marin County in una piccola casa di tronchi di Snyder.
Il First Zen Institute gli assegna una borsa di studio; ne segue un soggiorno di quasi quindici anni in Giappone dedicati allo studio della poesia orientale e Zen, alla scrittura di saggi e poesie e di un diario. Il primo libro di Snyder Riprap (Pietrisco) viene pubblicato in Giappone dal poeta Cid Corman.
Compie un viaggio in India, incontrandosi con Ginsberg e Orlovsky e con loro incontra il Dalai Lama  e stringe rapporti con diversi maestri hindu e buddhisti.
Agli inizi degli anni ’70, ritorna nel continente nord-americano – che lui chiama Isola delle Tartarughe, onorando in tal modo la presenza dei Nativi Americani, e con  la raccolta di poesie dal titolo L’isola della Tartaruga, vince il premio Pulitzer.

QUANTO AI POETI
Quanto ai poeti

I Poeti della Terra
Che scrivono piccole poesie,
Non hanno bisogno dell’aiuto dell’uomo.

I Poeti dell’Aria

recitano fino in fondo gli zefiri più impetuosi
E ciondolano talvolta nei mulinelli.
Poesia dopo poesia,
Si arricciano a spirale nella medesima spinta motrice.

A cinquanta sottozero

Il combustibile fossile non scorre
E il propano resta nella cisterna.
I Poeti del Fuoco
Bruciano allo zero assoluto
L’amore fossile risucchiato in superficie.

Il primo

Poeta dell’Acqua
È restato sul fondo per sei anni.
Ricoperto di alghe.
La vita nella sua poesia
Ha lasciato milioni di minuscole,
Molteplici tracce
Intrecciate nel fango.

Con il Sole e la Luna

In pancia,
Il Poeta dello Spazio
Dorme.
Senza fine il cielo -
Ma le sue poesie,
Come oche selvatiche,
Volano oltre il confine.


Un Poeta della Mente

Rimane in casa.
La casa è vuota
E non ha pareti.
La poesia
È vista da ogni lato,
Dovunque,
In un unico momento.

PER I BAMBINI 



Le alte montagne, le creste
delle statistiche 
sono sotto i nostri occhi.
La salita ripida
di ogni cosa, va su,
su, mentre tutti noi andiamo giù.

Nel prossimo secolo,
o in quello successivo,
dicono,
ci saranno valli, pascoli
in cui ci incontreremo in pace, 
se ce la facciamo.

Per scalare queste cime, 
un consiglio per te,
per te
e per i tuoi figli:

state assieme,
imparate dai fiori,
siate lievi

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