Nasce nel 1930 a San Francisco e
cresce sulla costa pacifica.
Passa l’infanzia in una fattoria e l’adolescenza
vivendo da solo e di espedienti per le strade di Portland, Oregon. Frequenta il
Reed College, dove divide l’alloggio con Lew Welch e Philip Whalen, e si laurea
in antropologia.
Prosegue le sue ricerche per il dottorato in antropologia
all’Università dell’Indiana, ma si trasferisce poi all’Università di California
a Berkley per studiare cinese classico e intraprendere la pratica del Buddhismo
Zen. Per diverse estati lavora col Servizio Forestale degli Stati Uniti finché
non ne viene allontanato per affiliazione a gruppi di sinistra. Stringe
amicizia con Kenneth Rexroth, Michael McCLure, Allen Ginsberg e Philp Whalen.
Nel romanzo I
barboni del Dharma, Kerouac celebra la propria amicizia con Snyder; e per un
breve periodo i due vivono insieme nella Marin County in una piccola casa di
tronchi di Snyder.
Il First Zen Institute gli
assegna una borsa di studio; ne segue un soggiorno di quasi quindici anni in
Giappone dedicati allo studio della poesia orientale e Zen, alla scrittura di
saggi e poesie e di un diario. Il primo libro di Snyder Riprap (Pietrisco)
viene pubblicato in Giappone dal poeta Cid Corman.
Compie un viaggio in India, incontrandosi con Ginsberg e Orlovsky e con loro incontra il Dalai Lama e stringe rapporti con diversi maestri
hindu e buddhisti.
Agli inizi degli anni ’70, ritorna nel continente
nord-americano – che lui chiama Isola delle Tartarughe, onorando in tal modo la
presenza dei Nativi Americani, e con la
raccolta di poesie dal titolo L’isola della Tartaruga, vince il premio Pulitzer.
QUANTO AI POETI
Quanto ai poeti
I Poeti della Terra
Che scrivono piccole poesie,
Non hanno bisogno dell’aiuto dell’uomo.
I Poeti dell’Aria
recitano fino in fondo gli zefiri più
impetuosi
E ciondolano talvolta nei mulinelli.
Poesia dopo poesia,
Si arricciano a spirale nella medesima
spinta motrice.
A cinquanta sottozero
Il combustibile fossile non scorre
E il propano resta nella cisterna.
I Poeti del Fuoco
Bruciano allo zero assoluto
L’amore fossile risucchiato in superficie.
Il primo
Poeta dell’Acqua
È restato sul fondo per sei anni.
Ricoperto di alghe.
La vita nella sua poesia
Ha lasciato milioni di minuscole,
Molteplici tracceIntrecciate nel fango.
Con il Sole e la Luna
Il Poeta dello Spazio
Dorme.
Senza fine il cielo -
Ma le sue poesie,
Come oche selvatiche,
Volano oltre il confine.
Un Poeta della Mente
Rimane in casa.
La casa è vuota
E non ha pareti.
La poesia
È vista da ogni lato,
Dovunque,
In un unico momento.
PER I BAMBINI
Le alte montagne, le creste
delle statistiche
sono sotto i nostri occhi.
La salita ripida
di ogni cosa, va su,
su, mentre tutti noi andiamo giù.
Nel prossimo secolo,
o in quello successivo,
dicono,
ci saranno valli, pascoli
in cui ci incontreremo in pace,
se ce la facciamo.
Per scalare queste cime,
un consiglio per te,
per te
e per i tuoi figli:
state assieme,
imparate dai fiori,
siate lievi
Nessun commento:
Posta un commento