mercoledì 10 settembre 2014

Georges Bataille.



Poeta, saggista e romanziere francese (Billom, Puy-de-Dôme, 1897-Orléans 1962). Attratto dal movimento surrealista (anche se a esso non volle mai aderire), cercò, attraverso i postulati erotici, magici e metafisici, di esprimere letterariamente la sua natura di “mistico senza Dio”. Giunto alla conclusione che l'unica realtà consiste nella propria esistenza, si impegnò alla ricerca di una comunicazione tra gli uomini per la “conquista stessa dell'uomo”. Nei suoi scritti si avverte in particolare l'influsso di Nietzsche, Heidegger e Kierkegaard
Attratto dal cattolicesimo per un breve periodo, collaborò alla rivista La critique sociale (1931-34) e animò con A. Breton il gruppo antifascista Contre-Attaque (1935-36). Fu tra i fondatori del Collège de sociologie (1937-39); diresse le riviste Documents (1929-30), Acéphale (1936-37) eCritique, da lui creata (1946-62); scrisse saggi, poesie e romanzi erotici. Il suo pensiero, dominato dalla ricerca degli stati estremi in cui dolore e gioia, misticismo ed erotismo coincidono, trova espressione nei tre volumi che pubblica fra il 1943 e il 1945: L’expérience intérieure (1943; trad. it. L’esperienza interiore); Le coupable(1944; trad. it. Il colpevole) e Sur Nietzsche (1945). L’esperienza mistica evocata nello scritto sull’interiorità (che valse a B. le critiche di Sartre) si caratterizza come confronto fra estasi e dissolutezza (débauche) e trova un punto di approdo in Nietzsche, interpretato come il filosofo non della volontà di potenza, ma della «volontà di chance», ossia del tentativo di esistere nell’immanenza degli istanti, senza considerare l’azione in rapporto alla razionalità e sapendo, anzi, ridere dei fini materiali e morali. Negli scritti successivi la riflessione si amplia a temi antropologici, etnografici, economici e sociologici. In La part maudite (1949; trad. it.La parte maledetta), B. analizza un’economia generale che ha come fine non il consumo (consommation), ma il consumarsi (consumation). In L’érotisme (1957; trad. it. L’erotismo) gli eccessi dell’erotismo, che pur trasgredendo divieti relativi alla carne, diventano accostabili al «sacrificio», evidenziano l’ambivalenza dei sentimenti umani relativi al sacro e il coincidere, nel silenzio, fra il vertice dell’erotismo e quello della contemplazione dell’essere (raggiunto mediante la «trasgressione della filosofia»). Importanti anche gli scritti su La souveraineté(post., 1976; trad. it. La sovranità) e le lezioni del 1951-52 sul non sapere (Conférences sur le non-savoir), pubblicate nel 1962.





L'Arcangelico,  III

Un lungo piede nudo sulla mia bocca
Un lungo piede contro il cuore
sei la mia sete sei la mia febbre

piede di whisky
piede di vino
piede smanioso di schiacciare

oh scudiscio mio dolore mio
tallone altissimo che mi schiaccia
rimpiango di non essere morto

ho sete
implacabile sete
deserto senza via d'uscita

improvvisa bufera di morte dove grido
cieco in ginocchio
con le orbite vuote

corridoio dove rido di una notte insensata
corridoio dove rido dello sbatter di porte
dove adoro un fulmine

scoppio in singhiozzi
lo squillo di tromba della morte
mugghia nel mio orecchio

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