lunedì 1 aprile 2013

Rostand Edmond


 Poeta e drammaturgo (Marsiglia 1868 - Parigi 1918). Dopo aver debuttato col volume di versi Les musardises (1890), diede i suoi primi saggi teatrali, animati da una fantasia pittoresca: Les romanesques (1894); La princesse lointaine (1895); La samaritaine (1897). Immenso successo riportò la sua "commedia eroica" Cyrano de Bergerac (1897); seguirono L'Aiglon (1900), dramma sul figlio di Napoleone, e la favola scenica Chantecler (1910), opere tutte di facile e piacevole verseggiatura. Nel 1901 entrò a far parte dell'Académie Française. Postuma fu pubblicata La dernière nuit de Don Juan (1921). n Il figlio Maurice (Parigi 1891 - ivi 1968), anch'egli scrittore, fu autore di poesie (Poésies complètes, 1910-1948, 1950), romanzi, numerosi lavori teatrali, e di un volume di memorie (Confession d'un demi-siècle, 1948).
                                                            
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Né vedo in verità
perché la vostra bocca sia così timorosa.
Se la parola è dolce, che sarà mai la cosa?
Irragionevol tema non vi turbi la mente:
poco fa non lasciaste quasi insensibilmente
l’arguto cinguettio per passar senza schianto
dal sorriso al sospiro e dal sospiro al pianto?
Ancora un poco, un poco solo ancora, vedrete:
non c’è dal pianto al bacio che un brivido…’
‘Tacete !’
‘Ma poi che cosa è un bacio?
Un giuramento fatto un poco più da presso,
un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole
t’amo
un segreto detto sulla bocca, un istante
d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra…’

                                                                                 dal Cyrano de Bergerac

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