venerdì 20 dicembre 2013

Un Babbo Natale carico di ... iniziative.

Il Natale con "La Fucina delle Parole"

Sacra rappresentazione natività nostro Signore
 Domenica 22.12 ore 21,30 Chiesa di San Francesco, Sangemini 
Natale: armoniose essenze     
 Sabato 28.12 ore 21,30      Chiesa di San Francesco, Sangemini                           






Per apprezzare ancor più l'appuntamento del 22 dicembre, riteniamo utile , ripercorrere la storia sulle Sacre Rappresentazioni, ben sintetizzata per questo blog, dalla Prof. Francesca Giurleo

La Sacra Rappresentazione nata verso il X – XI secolo, è un dramma sacro di argomento religioso che costituisce la manifestazione spirituale più originale in quel periodo medievale in cui la Chiesa aveva il ruolo centrale di guida dei popoli; si diffuse dunque in tutta Europa e diventò col tempo strumento di poesia per figure di intellettuali che la portarono ben presto ad affermarsi nell’ambito della letteratura sacra e drammatica.
Il dramma sacro costituì un modo per avvicinare le genti ai misteri della religione e la recitazione ben si adattava a far rivivere le storie di Cristo e dei Santi; era  espressa attraverso il mimo e si recitava sulle piazze e sui sacrati delle chiese soprattutto in occasione di particolari festività religiose,  quali Natale , Pasqua, l’Ascensione, l’Assunzione, quando gli animi venivano coinvolti e presi dalla pietas cristiana alla ricerca della consolazione di Dio, col desiderio di stare  accanto a Lui nel suo dolore per il peccato del mondo.
Presto la recitazione portò sulla scena anche le vite dei Santi, allo scopo di commemorare figure scelte a quell’atteggiamento di delicatezza verso il prossimo, convinti della bontà e del disegno divino.
La rappresentazione si svolgeva sotto forma di dialogo fra attori-giullari che provenivano dal contesto popolano, ben presto però finirono col parteciparvi tutte le classi sociali;  verso il XV secolo prevalsero i membri delle Confraternite e poi nacquero gli attori di professione.
Il linguaggio era il “volgare”, la lingua di tutti, che si mescolava ad alcuni termini di lingua latina; in Francia la rappresentazione sacra si chiamò “jeu”, in Italia “lauda”, che si sviluppò proprio in Umbria e che prevedeva la lettura di “salmi” e “tropi”, questi ultimi erano interpolazioni letterarie musicali effettuate nella parte cantata della Messa.
La lauda era dunque recitata e cantata e la sua fortuna si deve soprattutto alla Confraternita dei Disciplinati che componevano gli inni che poi interpretavano.
Trasmessa dapprima solo oralmente, le laude furono poi affidate a compilazioni scritte e Jacopone da Todi è certamente la personalità più rilevante della letteratura anteriore a Dante.
 
 
Ringraziamo il Comune di Sangemini ed in particolare l'Assessore alla Cultura Mimma Trotti per  la sensibilità, l'impegno  ed il dinamismo  profusi nella realizzazione del ricco calendario di eventi.
 
Venite vi aspettiamo.

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