“… Una volta
che si è stesa una coperta di sabbia e di cenere su migliaia di corpi anonimi,
si coltiva l’oblio. E’ allora che la poesia si solleva. Per
necessità. Diventa parola urgente nel disordine in cui la dignità dell’essere
viene calpestata.”
Tahar Ben Jelloun
Nessun commento:
Posta un commento