Da molto tempo le pagine di questo blog non vengono più aggiornate e non lo saranno nuovamente dopo questo post. Questa eccezione è per festeggiare un poeta che qui ospitammo nel
2013: Tommaso Mondelli.
Tommaso Mondelli
compie oggi
Cento Anni.
Questo vuole essere un modo per abbracciarlo,
augurandogli ogni bene.
Tommaso Mondelli
Dal post del 10 gennaio 2013
In
questi nostri giorni in cui la guerra “ non viene più dichiarata, ma proseguita
”, ci può essere dato d’incontrare come dono, stimolante e consolatorio, la
philia.
Non tra le
pagine dell’Iliade, non nell’Eneide o in Narciso e Boccadoro, ma in quello
spazio tangibile di solitudine scelta e subita, nella quale ci immergiamo
per riflettere, raccontare, forse provare a comprendere la vita: la poesia.
È così che
ho conosciuto Tommaso Mondelli: un uomo con una verve ed un dinamismo interiore
da far invidia ad una rigogliosa primavera.
Lui ama
definirsi un “dilettante che compone versi” e forse solo perché con i suoi
occhi, colti ironici e freschi, sa coglierla in tutte quelle esistenze che
fanno parte dell’immensa fatica e gioia del vivere umano.
Il suo
sguardo, vivace e profondo indaga ovunque, sia nelle piccole che nelle grandi
cose, e lo restituisce ai lettori come un semplice respiro che adagiandosi tra
la penna ed il foglio, sa scaldare il cuore.
Per sua
gentile concessione, riportiamo una poesia, Il Girasole, tratta dalla sua
raccolta “Poesie Scelte”, edita da Occhi di Argo.
Il girasole
E’ un fiore,
quasi una pianta
giallo
colore, frutto maturo
olio e pianta
di seme vanta
di poco cibo
verso il futuro
Mostra
faccia a sole che vede
tutto il
giorno come d’incanto
da mattina a
tramonto di sede
il gira il
collo senza tormento
Il Sole
sorride alla corte gradita
dei
girasoli, un campo disteso
per
restituire del cibo e calore
come un
senso di cosa gradita
Un’armonia
che l’uomo non vede
calamitato
tra base e vicende
ancor non
riflette cosa succede
pensa,
domani ad altre faccende